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Palazzo Archinto

Palazzo Archinto

Una Gemma Storica nel Cuore di Milano

Il Palazzo Archinto, annidato nel cuore di Milano in via Olmetto n. 6, rappresenta uno dei patrimoni storico-architettonici più affascinanti della città. L’edificio, benché sottoposto a numerose vicissitudini storiche e distruttivo bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale, resta un simbolo del barocco lombardo e della resilienza milanese.

Le origini di Palazzo Archinto risalgono al XVI secolo, quando fu di proprietà delle famiglie Dal Conte e Visconti. Tuttavia, fu nel XVII secolo, sotto il mecenatismo di Filippo Archinto, I marchese di Parona, che il palazzo fu acquistato e sottoposto a un’importante ristrutturazione basata sul progetto dell’architetto Francesco Maria Richini. La famiglia Archinto vi abitò fino al 1825, anno in cui Giuseppe Archinto vendette l’edificio per finanziare la costruzione di un nuovo palazzo in via Passione.

Carlo Archinto, non avendo lasciato eredi, passò il palazzo a Giuseppe Archinto, VI marchese di Parona. Poco dopo, il palazzo fu venduto a Giuseppe Tirelli che, nel 1827, decise di dividere la proprietà, cedendo una parte del complesso in via Piatti, n.6. Nel periodo tra il 1805 e il 1839, un particolare tocco neogotico fu aggiunto con la costruzione di una torretta in mattoni con archi ogivali e merlature.

Nel 1853, l’Amministrazione dei Luoghi Pii Elemosinieri (oggi conosciuta come ASP Golgi-Redaelli) acquisì il palazzo, destinandolo a sede dei propri uffici.

Il palazzo, un tempo esemplare del barocco lombardo, fu tragicamente colpito dai bombardamenti alleati nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua ricostruzione, avvenuta tra il 1955 e il 1967, fu guidata dall’architetto Luigi Dodi. Sebbene la ricostruzione abbia cercato di mantenere fedelmente le forme originali, gli affreschi pregiati, opera di artisti del calibro di Vittorio Maria Bigari e Giambattista Tiepolo, furono irrimediabilmente perduti.

Oggi, Palazzo Archinto ostenta una facciata sobria ma elegante, con tredici aperture. Il portale al pian terreno, con dettagli in bugnato, è un’opera di Carlo Amati. Le finestre del piano nobile sono abbellite da maschere a forma di leone, mentre il secondo piano presenta cornici semplici. Uno degli elementi originali sopravvissuti è l’elegante cortile a portici che si affaccia sul giardino del palazzo.

Palazzo Archinto è un testimone silente della storia di Milano, raccontando storie di nobiltà, arte e resilienza. La sua storia, intrecciata con quella della città, lo rende una tappa imprescindibile per chiunque visiti Milano e desideri immergersi nel suo passato ricco e variegato.